Castiadas, nota località turistica del sud est Sardegna, alle spalle della lunga spiaggia di Costa Rei. Famosa e ambita meta per hippies, utopisti e altri visionari tra gli anni '70 e '80, ci ho trascorso 10 stagioni consecutive di vacanze serene. Gente perbene, rilassata ma non indolente, tanti turisti italiani e non.
Mentre degustiamo una pizza in compagnia, Anna e io siamo le uniche a intercettare un suono tra il vocìo del centinaio di avventori che affollano il giardino della pizzeria. Lei mi dice che è il verso di un gufo, e lo sa bene perché ce ne sono tanti anche dalle sue parti, in quel di Ferrara.
E lui, come sentendosi chiamato in causa, esce allo scoperto dalla tettoia in cui era rintanato e atterra sulle spalle di un cliente.
Ha avuto la sua mezz'ora di gloria: è stato in posa, la titolare della pizzeria gli ha offerto un po' di carne, ha fatto una sosta sulla spalla del Mistico e rovistato tra i miei capelli. Infine ha aggredito una bambina a parer suo un po' troppo invadente, e si è spostato in una zona più riparata dagli umanoidi, da dove ha continuato a frignare per attirare l'attenzione della sua mamma, che si intuiva essere nei paraggi.
E niente, questo incontro lo desideravo da tanto ma non ci speravo davvero, invece è accaduto.